venerdì 29 ottobre 2010

Biscotti allo sciroppo d'acero e noci

Prima di lasciarvi alle gozzoviglie di questo lungo week-end (per me è una vera novità poiché è il primo che faccio dopo tantissimi anni di lavoro extra come barista durante tuuuuuuuutti i fine settimana), posto la ricetta di questi biscottini deliziosi che ho fatto l’altro dì per un collega per ringraziarlo d’avermi regalato una boccetta di sciroppo d’acero sapendo che non lo avevo mai assaggiato.
Quindi mi sono data da fare per cercare ricette sfiziose per impiegarlo e gustarlo.
Il test iniziale (consistito nel versare una goccia di sciroppo sul dito indice e leccarlo) ha riscosso un notevole successo! ..Ora so che mi piace molto e, quindi, preparatevi a trovarlo nelle mie prossime ricette con una certa insistenza……………..
La preparazione di questa ricetta ha come origine il Libro d’Oro dei Biscotti, leggermente modificata nei quantitativi dello zucchero -che ho diminuito- per aumentare quelli dello sciroppo d’acero in quanto era mio desiderio che prevalesse il sapore di quest’ultimo e che non fossero, comunque, stucchevoli.
Ho aggiunto anche una puntina di lievito per renderli più morbidini..
Molto molto mooooolto buoni, i sapori erano perfettamente equilibrati.. e rientreranno sicuramente tra i prossimi regalini biscottiferi natalizi (sono già proiettata nel progetto), salvo rifarli prima in versione 'soia' per la nostra sacrosanta, leziosa colazione quotidiana!
Felice week-end!


Ingredienti:

- farina di grano 00: 200 gr
- zucchero semolato: 50 gr
- zucchero di canna chiaro: 2 cucchiai
- burro: 125 gr (a temperatura ambiente)
- sciroppo d’acero: 2-3 cucchiai
- noci tritate finemente: 60 gr
- lievito per dolci: 1 cucchiaino
- sale: un pizzico

Procedimento:

tirate fuori il burro dal frigo con almeno mezz'ora d'anticipo: dev'essere morbido.
Lavorate i due tipi di zucchero e lo sciroppo d'acero con il burro, sino ad ottenere una crema.
Unite poi la farina, le noci tritate finemente, il lievito e un pizzico di sale.
Impastate a mano quel tanto che basta a trasformare l'impasto in una palla unica omogenea e morbida che metterete a riposare in frigo per una mezz’ora.
Trascorso questo tempo, accendete il forno a 170° e prelevate la pasta dal frigorifero.
Stendetela su di una spianatoia leggermente infarinata con il matterello anch’esso infarinato, portando l’impasto ad uno spessore di circa 4-5 mm.
Incidete la superficie con un tagliabiscotti passato in appena un po’ di farina (ed eventualmente divertitevi a timbrarli di scritte con l’apposito stampino!).
Mettete i biscotti in una teglia ricoperta di carta forno, distanziati tra loro, e cuoceteli per 10-12 minuti (o finché li vedete appena dorati).
Fateli asciugare su una gratella da pasticciere.
Quando li estraete dalla placca del forno potrebbero essere lievemente teneri: io li ho spostati, per non romperli, sollevandoli con una spatola poiché i biscotti li preferisco morbidi e non croccanti.
Asciugandosi, comunque, si solidificheranno.


lunedì 25 ottobre 2010

Muffin micronizzati per un coffee break insieme a voi

..Poche parole, poiché il titolo dice tutto.
..Un collegamento al bellissimo blog di Tuki per la ricetta originale, che merita! Ah, se merita!
..Una segnalazione affinché partecipiate tutti al “giveaway del fatto a mano” indetto da Simona di Cinnamomo e Peperoncino che mette spensieratamente a disposizione la sua creatività, il suo tempo, l'ispirazione e la sua gentilezza per una fortunata personcina (che vorrei essere io!) tra le tante che prenderanno parte al gioco..
..Un reggimento di deliziosi minimuffin (personalizzati assecondando la mia preferenza del momento.. i fiocchi d’avena), aspetta di essere consumato e condiviso insieme a voi..


Un buon lunedì!


Ingredienti (per 25 minimuffins):

- farina 00: 100 gr
- fiocchi d’avena: 88 gr
- zucchero di canna: 25 gr
- cioccolato fondente in scaglie: 80 gr
- olio di semi: 50 gr
- golden syrup: 30 ml
- uova: 1 (leggermente sbattuta)
- yogurt di soia: 125 gr
- lievito in polvere: un cucchiaino
- sale un pizzico


Procedimento:

in una ciotola unire gli ingredienti “asciutti”: la farina d’avena (io l’ho sminuzzata con il mixer ad immersione accendendolo due-tre volte per pochissimi secondi, solo per ridurne un pò la dimensione e lasciando comunque una buona quantità di fiocchi), la farina 00, lo zucchero di canna, il lievito, il sale, la fava tonka grattugiata ed il cioccolato a scaglie.
Miscelare bene con un cucchiaio.
In un’altra ciotola raccogliere gli ingredienti "liquidi" (l’uovo sbattuto, lo yogurt, l’olio di semi e lo sciroppo di zucchero) e sbattere con una frusta, a mano, quel tanto che basta per farli amalgamare tra loro.
Aggiungere gli ingredienti liquidi a quelli asciutti in una volta sola e mescolare delicatamente con una spatola quanto basta per amalgamarli.
Il composto non va assolutamente lavorato.
Versare il composto nel micropirottino di carta e riempirli per 2/3 con il composto.
Cuocere nel forno preriscaldato a 180°C per circa 15 minuti.
Verificare la cottura con uno stecchino.
Lasciare intiepidire per qualche minuto prima di sformarli.


venerdì 22 ottobre 2010

Tonno al forno alla favignanese


Durante le vacanze siciliane a Favignana quest’estate ho scovato, nell’unica edicola del paese, un librettino molto interessante sulle tradizioni, usanze e cucina locale.
L’edicolante molto gentilmente mi ha ragguagliato dicendomi che le autrici del libro (“Frascatole: Favignana, ricette ed altre storie”) erano le due sorelle Guccione che avevano gestito per 42 anni gloriosamente il rinomato Ristorante Egadi e che hanno voluto concludere la loro attività con questo libro per lasciare una testimonianza di estremo valore umano, culturale e storico dove sono raccolte e raccontate le tradizioni, le leggende, le storie, i personaggi, ma anche le ricette della cucina tipica favignanese proposte nel loro locale per anni ed anni.
Che cosa bella ………………….
Ora non vi dico come me lo sono rigirato tra le mani per tutta la vacanza nell’indecisione se acquistarlo o meno (non costava proprio poco e temevo che i piatti fossero complessi per la mia esperienza), però alla fine la curiosità e la passione per la cucina hanno avuto la meglio sulle perplessità!
Non mi sono affatto pentita: molte delle ricette sono facili ed avvicinabili anche per una principiante in materia di pesce come me e l’atmosfera che si respira leggendo i racconti narrati che riguardano la storia dell’isola in altri e diversi tempi è davvero affascinante..

Questa ricetta che trascrivo è stato un vero successone!




Ingredienti e procedimento:

sistemate delle fette di tonno in una teglia.
Versate un filo d’olio d’oliva, ricoprire con filetti di pomodorini maturi, una manciata di capperi sciacquati dal loro sale, una manciata di olive snocciolate, un trito di basilico+prezzemolo+cipolla(io poca), una spolverata di pangrattato, origano, sale e pepe q.b., 2 cucchiai di vino bianco per inumidire il tonno.
Si inforna a 150° per 20-25 minuti.

lunedì 18 ottobre 2010

Tian di verdure autunnali


 

La settimana scorsa avevo un’ideuzza che mi frullava insistentemente nella testa.
Così venerdì sera, tornando dal lavoro, mi sono fermata a prendere una bella zucca, unico ingrediente mancante del piatto che avevo in mente di preparare.
Domenica scorsa, complice la giornata uggiosa, dopo un pranzetto strepitoso (di cui vi parlerò più avanti), ci siamo dedicati a lei.
Insieme.
A quattro mani.
..Perché in questi casi l’aiuto del capofamiglia è a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e indispensabile.

 


 

..In quanto gustare una buona cena, preparata anticipatamente insieme, dopo un pò di ore trascorse a coccolarsi in centro benessere a distendere corpo e neuroni, è una bella soddisfazione per entrambi.
Da condividere gioiosamente.
Rigorosamente a lume di candela.
Ho servito questo tian con una fettina di pecorino accompagnato da un cucchiaino di miele di castagno, qualche fetta di pane alle noci ed una buona birra doppio malto.
L’atmosfera era da bistrò..
E’ stata una gran bella domenica di pioggia..





Ingredienti (quantità a occhio, a seconda dei gusti e della fame):

- patate
- zucca
- cipolla
- olio evo
- un filetto di acciuga sott’olio (sgocciolato)
- rosmarino fresco
- erbe di provenza
- sale, pepe e noce moscata



Procedimento:


lavare, asciugare e pulire le patate e la zucca.
Tagliare a fettine dello stesso spessore le patate, la zucca a fette un po’ più spesse (rispetto alle patate) ed a listarelle uno spicchietto di cipolla.
Sistemate le fettine di verdura nella pirofila, rivestita di carta forno, in file orizzontali, alternando le file con i vari tipi di verdure.
Io ho aggiunto, qua e la, anche un filetto di acciuga sott’olio sminuzzato grossolanamente.
Irrorare con un filo d’olio, insaporite generosamente con gli aghi di rosmarino, un pizzico di erbe di provenza, un po’ di sale e pepe e cuocete nel forno già caldo a 180° per un’ora finché le verdure saranno ben cotte.
Sfornare e servire dopo aver grattato un po’ di noce moscata sopra.

 

venerdì 15 ottobre 2010

Deliziosa pita magic moment alle mele




Nell’ammirare il mutare dei colori che infiamma gli alberi e le piante, dal giallo all’arancio, dal bronzo al rosso raffinandone l’aspetto, spettacolo che si chiama foliage ed è un dono che questa stagione naturalmente ed indistintamente offre a chi porta con sé l’esperienza della Bellezza, mi sento predisposta più che mai a carezzare il mio quotidiano e quello di chi mi sta vicino, con gesti e premure calde e confortanti.
In particolare la seduzione di certe spezie esala un forte richiamo, il cui uso diventa un naturale bisogno per l’animo.
E’ stata, infatti, una miscela di infuso che adoro (Magic Moment) ad ispirare questo dolce ripieno di soffice purea di mele che ben si armonizza con le note speziate della cannella, anice stellato, rum, arancio e l’uvetta sultanina, caratteristiche appunto di questo infuso.
..Chissà se le potete sentire..







Ingredienti

..per l’impasto:

- 2 vasetti di yogurt bianco (io ho usato quello di soia)
- 3 vasetti di farina 00
- 1 vasetto di zucchero semolato
- 1 vasetto di olio di semi (di vinacciolo)
- 3 uova intere
- ½ fialetta di aroma di rum
- 1 cucchiaino di vaniglia in polvere
- 1 bustina di lievito in polvere
 
..per il ripieno magic moment:

- 4 mele
- 50 gr di uvetta sultanina
- 15 gr di pinoli
- succo di mezza arancia
- buccia grattugiata di mezza arancia
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- ¼ di cucchiaino di anice stellato in polvere
- 7-8 fiori della cannella
- 2 cucchiai rasi di zucchero di canna cassonade


Procedimento:
lavate e sbucciate le mele e tagliatele a tocchetti piccoli.
Raccoglieteli in una casseruola nella quale metterete lo zucchero di canna, un niente di acqua ed il succo d’arancia.
Mescolate, coprite e cucinate a fuoco medio rimestando di tanto in tanto finché non sarà diventata una purea (circa 25 minuti).
A questo punto, togliete dal fuoco ed aggiungete le spezie, l’uvetta, i pinoli, la buccia grattugiata d’arancia; amalgamate e lasciate riposare.

(Annusare la fragranza che ha impregnato la stanza, n.d.r.)

Unire in una ciotola tutti gli ingredienti dell’impasto e miscelare con una spatola quel tanto che basta per farli amalgamare tra loro, avendo cura di togliere gli eventuali grumi di farina.

La consistenza dell’impasto sarà quello di una pastella fluida.
Versare metà della pastella in uno stampo per torte imburrato ed infarinato (io ne ho usato uno rettangolare cm 28 x cm 18) e cuocere nel forno preriscaldato a 180°C per circa 15-20 minuti, ovvero fino a quando la superficie risulterà rassodata, q.b. per raccogliere il ripieno.
Levare dal forno ed adagiare sopra il ripieno (ormai tiepido) livellando con una spatola.
Versare l’altra metà della pastella, pareggiare la superficie, e continuare la cottura per altri 30 minuti.
Verificare la cottura con uno stecchino (considerate le due fasi, a me in tutto, occorrono 45 minuti di cottura).
Lasciare intiepidire per qualche minuto prima di sformarlo.




Il risultato è stato una magica sorpresa anche per me..
Quindi con questo delizioso dolcetto partecipo al mio primo contest (chi l'avrebbe mai detto?!?!?), quello indetto da ArabaFelice and Co.!



Felice fine-settimana..














mercoledì 13 ottobre 2010

Verdure in ...cassetta


Con una giornatina fredda e cupa come oggi ben ci è stato un infuso caldo che sono riuscita a portarmi in ufficio per cercare di scaldarmi dal gelo che questa settimana si prova nello stare seduti consecutivamente per 4ore+4ore.
A nulla è valsa la “magliettina della salute” di lana, il maglione grosso ed il poncho-scalda-spalle-di lana-con-collo che mi fa sentire molto vintage.
In mancanza di riscaldamento, quindi, oggi pomeriggio ho optato per un termos di acqua calda nella quale ho messo in infusione una bustina di infuso speziato che ha profumato l’aria di un avvolgente aroma natalizio..
E’ stata una buona idea la mia!

…Prima di abbandonare del tutto queste verdure tipicamente estive, e che già forse ci stanno come i cavoli a merenda, vi giro questa ricetta, ribattezzata simpaticamente in “verdure in cassetta” la cui preparazione, oltre ad essersi già vista sul blog SemiDiPapavero è stata proposta su Cucina Moderna Oro.
La trovo buona e leggera e, quindi, la enfatizzo dedicandogli un post, …sai mai che magari a qualcuno che vive al caldo gli torna più utile che il suggerimento del termos di cui sopra..


Ingredienti (per 2 persone)

- melanzana: 1
- zucchina: 1
- patata: 1
- peperone: 1
- pomodoro: 1
- pomodorini ciliegino: 5
- aglio: uno spicchietto
- olio evo
- erbe di provenza
- sale e pepe







Procedimento:

lavate, asciugate e pulite il peperone, la melanzana, la zucchina, la patata, i pomodori e tagliateli a fettine dello stesso spessore ed a listarelle non troppo grosse il peperone.
Sbucciate lo spicchio d’aglio e affettarlo finemente e distribuitelo sul fondo di una pirofila di terracotta, rivestita di carta forno.
Sistemate le fettine di verdura nella pirofila, in file orizzontali, alternando le file con i vari tipi di verdure.
Io ho aggiunto anche qualche pomodorino ciliegino tagliato a metà sopra di tutto.
Irrorare con un filo d’olio, insaporite generosamente con erbe di provenza, un po’ di sale e pepe e cuocete nel forno già caldo a 180° per un’ora finché le verdure saranno ben cotte.
Sfornare e servire.





Questo contorno è molto versatile: si possono aggiungere tra una fila di verdura e l’altra, a piacere, cipolla a fette, filetti di acciuga sott’olio sgocciolati oppure distribuire sopra olive nere o pomodorini secchi sott’olio sgocciolati.

martedì 12 ottobre 2010

...something about me

Cogliendo il testimone del meme passato dalla Wenny, pur non essendo stata ufficialmente invitata, riassumo qui di seguito dieci (+1) delle cose che amo, lasciandovi in compagnia di una minicrostatina di frolla all’olio con colata di pere, cioccolato fondente e polvere di anice stellato e di un quesito...

1. lo snanaro mattutino ovvero il rito quotidiano del risveglio lento, sotto le coperte, con la DolceMetà, fatto di tenerezze ed incartamenti uno sull’altra
2. la colazione accompagnata da un caldo e profumato te’ verde, scelto, secondo l’estro, di mattina in mattina, tra le varie miscele in foglia sfuse e proseguimento del risveglio lounge, ma seduti sugli sgabelli del bancone, fianco a fianco
3. il benessere post-running assaporato in pausa pranzo in solitaria e nella contemplazione del calore del nido domestico “appena nato”
4. entrare, durante la stagione fredda, nel letto reso caldo dalla DolceMetà che si fa premurosamente da stufetta, sfruttando il calore di cui è naturalmente dotato, per confortare il mio ingresso
5. la lettura appassionata di un libro tale da non riuscire più a riporlo
6. una passeggiata in montagna in mezzo ai boschi sulla neve (…col profumo della legna che arde da un camino)
7. le mele cotte e tutti i suoi utilizzi dolci sul tema
8. l’atmosfera del soggiorno resa confortante dal profumo che sprigiona un dolce che si sta cucinando in forno
9. l’aperitivo al tramonto seduta al tavolino di un bar nei porticcioli delle isole
10. abbandonarmi in un bel centro benessere in montagna
10 bis. pucciare la briosce col tuppo nella granita siciliana



Per quanto riguarda la crostatina, confesso che l'intento originario era quello di preparare dei ravioli dolci con lo stesso ripieno, ma ho avuto dei veri problemini con la stesura della frolla, come dire, si sfaldava e sgretolava irrimediabilmente alla pressione del mattarello.
Premetto che con la frolla classica non ho nessun ostacolo a maneggiarla e stenderla.
Seppure la crostata in sé mi abbia soddisfatto nel gusto e nella consistenza, rimane irrisolto il fatto di trovare la ricetta di una frolla all’olio che sia compatta e mi permetta una stesura a matterello senza impicci.
Ogni consiglio e ricetta sono graditi!
Vi lascio la ricetta della frolla che ho usato: ho tenuto come base quella classica infallibile al burro, sostituendolo con un quantitativo di olio di semi pari all’80%.
Ingredienti

..per la pasta frolla:

- farina: 250 gr
- olio di semi di vinacciolo: 100 gr
- zucchero semolato: 100 gr
- 1 uovo intero e 1 tuorlo
- lievito in polvere: un cucchiaino
- sale: un pizzico
- vaniglia in polvere: un cucchiaino

..per il ripieno:

- pere: 3
- cioccolato fondente: 60 gr
- zucchero di canna: un cucchiaio
- anice stellato in polvere: un’idea



Procedimento:

preparare la pasta frolla miscelando bene tra loro gli ingredienti in polvere e, successivamente, aggiungere le uova e l’olio; impastarli sulla spianatoia quel tanto che basta a formare un panetto.
Avvolgere il panetto in una pellicola e farlo riposare in frigorifero almeno una mezz’ora.
Nel frattempo preparare il ripieno raccogliendo in una ciotola la frutta sbucciata ed a tocchetti piccoli, la cioccolata in scaglie, lo zucchero, l’anice stellato ed amalgamarli tra di loro.
Estrarre la frolla dal frigorifero.
Stendere due terzi della frolla in un disco di circa mezzo cm di spessore e foderate uno stampo di 12 cm di diametro, imburrato ed infarinato.
Punzecchiare la pasta con i rebbi di una forchetta e versare il composto di pere e cioccolato.
Stendere la pasta frolla rimasta, formate un disco poco più grande dello stampo ed appoggiatelo sulla crostata.
Sigillatelo intorno ai bordi ed infornate a 180° per circa 30/35 minuti.
Fate raffreddare la crostata prima di sformarla.

lunedì 11 ottobre 2010

flower monday








Non sono sicuramente le foto migliori fatte fin’ora.
E’ un modesto scatto che non vale la preziosità del bouquet, romantico dono di altrettanto romantico donatore: una composizione volutamente disordinata ed oggettisticamente contrastante, ma armoniosa e ricercata nel suo insieme.
Mani sante quella ragazza!
Come non commuoversi di fronte a tali duplici poesie..
O come l’acquisto improvvisato di un libro, di domenica mattina, in passeggiata spensierata per il risveglio muscolare+caffè, faccia incontrare commesse che parlano il tuo stesso linguaggio, facendomi così guardare verso la luce del cielo..
Una piccola ode a coloro che, interagendo con il mio cammino, volutamente o a loro insaputa, scaldano il mio animo, con gesti naturalmente genuini e dolci, e lo irradiano di luce facendo risplendere le virtù del quotidiano.
E grazie, quindi, anche alla Wenny che mi omaggia, con la grazia dei suoi pensieri, di delicate sinfonie che mi fanno parlare il cuore, ..dare spazio come oggi al mio primo flower monday, ..cogliere un meme e ..farmi rimanere in pace con tutto il resto del mondo..
Perdonate se le foto non rendono..
Felice inizio settimana :-)


giovedì 7 ottobre 2010

Pita… ovvero torta con ripieno alle mele


Sono molto soddisfatta del dolce che sto per segnalare, poiché oltre ad aver riscosso un notevole successo (l’ho fatto ieri sera e, dopo l’assaggio notturno condiviso con i vicini e la colazione di stamattina, sono rimasti i due quadratini della foto), pubblico -finalmente- una ricetta che ancora non ho visto nei vari blog e non si tratta di una (mia) riproduzione o reinterpretazione di ricette già postate da altri.

Questa torta è stata fatta da una collega un annetto fa e mi era piaciuta molto, tanto che mi feci scrivere la ricetta in un foglietto “volante”!

Lasciandomi un pò perplesso il procedimento ed il quantitativo (secondo me eccessivo) del lievito non l’ho più provata finché, stimolata dal desiderio di proporre qualcosa di nuovo anche io, mi sono messa all’opera!

La ricetta le era stata tramandata dalla zia ed ha il nome di pita; è un dolce che ha origini istriane.

Per il procedimento ho usato il famoso metodo a “quattro mani”, nel quale due di esse, quelle del fagagno della situazione, sono impegnate nello sbucciamento col pelapatate e grattuggiamento delle mele e della buccia del limone, mentre le altre due sono riservate nella fase di pregio di preparazione dell’impasto… :-)
(fagagno è il nomignolo amorevole affibbiato alla dolce-metà quando assume il ruolo di aiutante subordinato, n.d.r.)


Ingredienti

Per l’impasto:

- 2 vasetti di yogurt bianco (io ho usato quello di soia)

- 3 vasetti di farina 00

- 1 vasetto di zucchero semolato

- 1 vasetto di olio di semi

- 3 uova intere

- ½ fialetta di aroma di rum

- 1 cucchiaino di vaniglia in polvere

- buccia grattugiata di un limone

- 1 bustina di lievito in polvere (la prossima volta provo a metterne mezza)


Per il ripieno:

- 1 kg di mele grattugiate

- 2 pugnetti di uvetta sultanina

- 5 gherigli di noci tritate

- 1 noce di burro (io ho usato quello di soia)

- 1 cucchiaino di cannella in polvere

- 1 cucchiaio di zucchero


Procedimento:

Lavate e sbucciate le mele e grattugiatele con la grattugia a fori grossi in una padella nella quale metterete tutti gli altri ingredienti del ripieno.

Mettete la padella sul fuoco medio e cucinate finché gli ingredienti si saranno amalgamati (circa 20 minuti): non devono spappolarsi e diventare una crema.

Nel frattempo unire in una ciotola tutti gli ingredienti dell’impasto e miscelare con una spatola quel tanto che basta per farli amalgamare tra loro, avendo cura di togliere gli eventuali grumi di farina.
La consistenza dell’impasto sarà quello di una pastella fluida.

Versare metà della pastella in uno stampo per torte imburrato ed infarinato (io ne ho usato uno rettangolare cm 28 x cm 18) e cuocere nel forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti, ovvero fino a quando la superficie risulterà rassodata.

Levare dal forno ed adagiare sopra il ripieno (ormai tiepido) livellando con una spatola.

Versare l’altra metà della pastella e continuare la cottura per altri 30 minuti.

Verificare la cottura con uno stecchino.

Lasciare intiepidire per qualche minuto prima di sformarlo. 



E' un dolce molto profumato, sfizioso e saporito!

A presto...





venerdì 1 ottobre 2010

Classica, intramontabile, vintage



Nei miei pellegrinaggi tra un blog e l’altro alla ricerca di una ricetta che possa soddisfare la mia innata predilezione delle torte di mele, oggi particolarmente enfatizzata dalla giornata uggiosa, rintraccio questa direttamente dal blog di Sigrid e, durante la mia adorata-pausa-pranzo, la sforno compiaciuta, odorandola e gustandomela …prima con gli occhi, poi ancora tiepida con un doppiocaffè poiché proprio non si poteva pazientare fino a sera ;-)
Ho aggiunto (rispetto alla ricetta originale), assec
ondando le mie preferenze, una parte delle mele all’impasto, la cannella e l’uvetta.



Ingredienti:

- mele: 4
- farina: 180 gr
- zucchero semolato: 150 gr

- uova: 2
- latte di soia: 70 gr
- buccia grattugiata di un limone
- uvetta sultanina: 100 gr
- cannella in polvere: 1 cucchiaino
- lievito per dolci: 1 cucchiaino


Procedimento:

mettere a bagno l’uvetta in acqua calda.
Sbucciare le mele e tagliarle a fettine sottili e tenerle da parte.
Sbattere con le fruste elettriche a lungo le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
Sempre mescolando (a velocità minima), incorporare il latte, la buccia grattugiata, la cannella e la farina setacciata con il lievito ed infine le mele (avendo l’accortezza di tenerne da parte un bel po’ per decorare la superficie della torta) e le uvette asciugate ed infarinate (per evitare che si depositino sul fondo).
Versare il tutto in uno stampo di 21 cm rivestito con carta da forno.
Disporre le fettine sulla superficie della torta, sistemandole a raggiera.
Le ho spennellate con un po’ di marmellata di albicocche.
Spolverare con un cucchiaio di zucchero di canna ed infornare (in forno già caldo) a 180° per circa 45 minuti o finché la torta sarà gonfia e dorata.