venerdì 25 febbraio 2011

Cavoletti di Bruxelles stufati alla birra

All’Apartasin (*) da qualche settimana si respira un gran fermento nel senso fisico e metaforico del termine.
Vale a dire che la coltura della pasta madre sta dando magnifici risultati, direi ben oltre le nostre aspettative, e la mia Metà -che si è fatta per questa missione Mastro Fornaio- è al settimo cielo per i progressi ottenuti e per le enormissime pagnotte fragranti e genuine che sforna per la sua Amata (che poi sarei io, n.d.r.).
Dal canto suo, la Gina, è proprio una signora pasta madre: fiera ed impettita non manca occasione per farsi ammirare in tutto il suo fulgore!
E’ tutto molto bello, sapete?!?! ..e, quindi, presto presenterò su questi schermi i nostri piccoli, ma grandi risultati!
Nel frattempo, vi propongo questa ricetta per palati maschili e gusti robusti per via della nota piacevolmente amarottica che assumono i cavoletti durante la cottura nella birra..
Chiamiamola, se volete, ..alternativa! (senza che ciò però ne sminuisca la bontà)
Buon week end :-)

 
 


Ingredienti:

- cavoletti di Bruxelles: 350 gr
- cipolla: uno spicchio
- birra: 2 dl
- olio extravergine di oliva
- alloro: due foglie
- sale e pepe


Procedimento:

lavate i cavoletti in abbondante acqua, sgocciolateli ed eliminate eventuali foglie rovinate.
Con un coltellino spuntate i torsoli ed incideteli con un taglio a croce profonda: in questo modo si cucineranno in modo uniforme, fino al cuore.
Sbucciare lo spicchio di cipolla (la cui grandezza varierà a seconda dei gusti) ed affettatelo sottile.
In un tegame versate un filo d’olio e.v.o. e le foglie di alloro e lasciate insaporire su fiamma dolce per due minuti.
Aggiungere la cipolla a fettine, mescolate con un cucchiaio di legno e cuocete dolcemente per altri tre minuti.
Aggiungete, quindi, i cavoletti preparati, fateli insaporire un paio di minuti poi bagnate con la birra.
Insaporire di sale e pepe e coprite.
Stufare a fiamma bassa per circa 15/20 minuti girando ogni tanto i cavoletti in modo che si cucinino uniformemente e non si attacchino al fondo (aggiungendo altra birra nel caso si asciugasse durante la cottura o togliendo il coperchio per far evaporare quella in eccesso).
Servirli ben caldi.


(*) (affettuoso appellativo dato ad alcuni degli appartamenti del condominio dove abito composto anagrammando, secondo una logica precisa, lettere dei nomi delle persone che compongono il nucleo familiare: è un’invenzione simpatica della mia vicina di casa ;-) )



mercoledì 23 febbraio 2011

Vellutata di porri, pere, patate e zafferano

Le vellutate non rientrano sicuramente nel bagaglio tradizionale gastronomico della mia famiglia d’origine.
Sono delle portate che si sono fatte strada da sé pian pianino da quando ho abbandonato il nido sentendo il bisogno di confortare le cene con un pasto sano, leggero, caldo e soddisfacente.
Preparate in abbondanza sono diventate presto un’ottima strategia per il pranzo in abbinata a dei cereali bolliti a parte, scolati un pelino al dente, uniti ed amalgamati alla crema riscaldata contemporaneamente su fuoco dolce.
O, più agevolmente, servita inzuppando una fetta di buon pane.
Quella di oggi è una versione che mi ha catturato da subito, addocchiata quì, per via dell’accostamento "stravagante" alla frutta (che, di fatto, è impercettibile, ma stempera, assieme alla patata, il sapore del porro) e che si è rivelata un comfort food perfetto, dolce e delicato, da ripetere e riproporre nonostante la persistenza tra le mura domestiche dell’aroma rilasciato dai porri durante la loro cottura..
Quindi se come me avete in comune la cucina con il soggiorno, ma siete, muniti di Lampe Berger, provateci..




:: Vellutata di porri, pere, patate e zafferano ::


Ingredienti (per due persone):

- porri: 2
- pere mature: 2
- patate: 2
- zafferano: un pizzico di pistilli
- dado vegetale q.b.
- pepe q.b.

Procedimento:

riunite in una pentola (io uso quella a pressione), dopo averli lavati per benino, i porri, le pere e le patate sbucciate ed a pezzi e versate l’acqua: aggiungere poco dado vegetale.
Portate a ebollizione, ridurre la fiamma, coprire e fate cuocere per una ventina di minuti o fino a quando gli ingredienti diventano molto morbidi.
Minipimerizzate il tutto fino ad ottenere una crema.
Aggiungete il pepe, lo zafferano.
Aggiustate eventualmente la consistenza aggiungendo poca acqua oppure facendo asciugare il composto sul fuoco per qualche minuto.
Distribuite la vellutata nei piatti e servire.

Buona giornata!

martedì 15 febbraio 2011

Cuori allo zenzero e miele di Milen@

Per san Valentino mi sono sentita Cupido ed ho preparato questi biscotti cuoriformi che ho confezionato e consegnato alle coppie di amici..
Sono delicati, profumati, fragranti, praticamente buonissimi!
Ringrazio Milen@ per la ricetta che ha ispirato, nell’istante in cui l’ho vista, questo gesto..
Rispetto all’originale ho aggiunto poco lievito ed un pezzetto di zenzero candito a tocchettini e ridotto, di un pelino, lo zucchero.



Ingredienti:

- farina 00: 200 gr
- burro: 100 gr
- zucchero di canna: 60 gr
- zenzero in polvere: un cucchiaino e mezzo
- zenzero candito: un pezzo
- miele di castagno: 1 cucchiaio
- lievito in polvere: un cucchiaino raso
- zucchero a velo per decorare

Procedimento:

setacciare la farina a fontana, mettendo al centro il burro freddo a pezzetti e strofinare gli ingredienti tra le dita fino ad ottenere un composto della consistenza simile a quella del pangrattato.
Successivamente unire lo zucchero di canna, il lievito, lo zenzero in polvere e quello candito a pezzettini ed amalgamare, facendo scorrere il composto tra le dita, senza impastare.
Disporre, poi, il composto nuovamente a fontana e versare al centro il miele e l’uovo e lavorare delicatamente il tutto per il tempo strettamente necessario ad ottenere un impasto ben amalgamato, morbido e compatto.
A questo punto formare con la pasta una palla, avvolgerla in una pellicola trasparente e metterla a riposare in frigo per almeno 30 minuti prima di utilizzarla, per far sì che il burro si compatti e i sapori si fondano.
Stendere la pasta in una sfoglia, ritagliare i biscotti con lo stampino a forma di cuore e farli sostare in frigo per 30 minuti.
Disporre i biscotti su di una teglia foderata di carta forno ed infornare per circa 10 minuti a 180° su forno preriscaldato (io posizione la teglia a metà altezza del forno) finché li vedete appena dorati.
Sfornarli, fateli asciugare su una gratella da pasticciere e decorarli con lo zucchero a velo.


Buona giornata!

lunedì 14 febbraio 2011

Torta speziata di mandorle e pere


Buondì a tutti!
Stimolata da questa mia nuova esperienza del blog, ho pescato tra la miriade di riviste che invadono la mia minicasa, questa ricetta che, guardacaso, si confaceva ai miei gusti per proporre qualche cosa di interessante a chi passasse in passaggiata da queste parti..
E’ una torta moderatamente dolce, consistente ma soffice, resa umida laddove la presenza delle pere cotte affondano nell’impasto e profumata di anice stellato, spezia che può essere sostituita o calibrata a seconda delle proprie preferenze (con il quantitativo indicato l’aroma è abbastanza marcato).
L’insieme è quello di un dolce spiccatamente invernale che vi consiglio se, come me, siete ancora attratti da questi sentori..

Ingredienti:

- farina 00: 210 gr
- farina di mandorle: 160 gr
- zucchero di canna muscovado: 100 gr
- zucchero di canna demerara: 20 gr
- olio di semi: un dl
- latte di soia (o, in alternativa, succo di pera): mezzo dl
- uova: 2
- pere: 2 grandi
- anice stellato in polvere: 1 cucchiaino e mezzo
- sale: un pizzico
- lievito in polvere: mezza bustina
- marmellata per lucidare le pere (facoltativa)

Procedimento:

scaldare il forno a 180°.
Lavate, sbucciate e tagliate a quarti le pere, eliminate i semi ed affettatele sottilmente nel senso della lunghezza.
Mettete la farina di mandorle, lo zucchero, la farina, il sale, l’anice stellato, il lievito in un terrina e mescolateli tra loro per amalgamarli.
Sbattete in un’altra terrina le uova, il latte di soia (o il succo di pera) e l’olio di semi.
Unite gli ingredienti secchi, un pò alla volta, mescolando con una spatola fino ad avere un impasto amalgamato e consistente (io ho aggiunto qualche cucchiaio di latte in più perché mi sembrava troppo denso).
Versarlo in uno stampo di 22 cm di diametro precedentemente imburrato ed infarinato.
Trasferite le fettine di pera sopra la torta disponendole a ventaglio sulla superficie del dolce e premendole un po’ per affondarle nell’impasto.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° gradi per circa 45 minuti o, comunque, fino a quando uno stecchino infilato al centro del dolce uscirà asciutto e pulito.
Sfornate e fate raffreddare completamente su di una griglia per dolci.
Lucidare le fettine di pera con della marmellata, spolverizzate con dello zucchero a velo setacciato e servite.

(Ricetta tratta dalla Collezione Dolci di Cucina Moderna)




Buon proseguimento di san Valentino!

mercoledì 9 febbraio 2011

Insalata tiepida di 5 cereali

La nebbia fitta di ieri mi ha fatto passare i buoni propositi di andare a correre come di consueto in pausa pranzo e così, con la generosa manciata di tempo prezioso che avevo a disposizione prima di rientrare al lavoro, mi sono coccolata preparandomi il pranzo con un pò di calma, garbo e premura in più rispetto al solito.
Ecco cosa mi sono fatta assecondando ciò che il mio appetito mi suggeriva..

:: Insalata tiepida di 5 cereali al radicchio rosso di Treviso ::



Ingredienti:

- cereali precotti biologici
  (farro, orzo, riso integrale, kamut, avena): 65 gr
- feta greca: 25 gr
- radicchio rosso di Treviso: 60 gr
- noci sgusciate: 3
- olio extravergine d’oliva lavorato con mandarini freschi
- pepe

Procedimento:

versare in abbondante acqua bollente salata il mix di cereali.
Dopo 12 minuti, scolarli e lasciateli raffreddare ben distesi.
Nel frattempo mondate il radicchio, lavatelo e spezzettatelo finemente, sminuzzate grossolanamente le noci e la feta greca e raccogliete tutto in una ciotola; condire con un filo di olio extravergine d’oliva aromatizzato al mandarino e pepate a piacere.
Unire questo condimento al mix di cereali raffreddati, mescolando bene il tutto.
Servire l’insalata cospargendola di pecorino grattugiato.




Buona giornata :-)

lunedì 7 febbraio 2011

Coda di rospo ghiotta!

Con una domenica pomeriggio di sole come quella di ieri, abbiamo optato senza indugio per una passeggiata a Venezia, andando a naso per reinventare un nuovo itinerario fuori dai canoni e dalla folla turistica, intrufolandoci per calli e campielli sconosciuti e facendosi ispirare dai tragitti ‘alternativi’ che solo gli abitanti fanno, per riscoprire, così, il piacere di osservare con occhi curiosi questa città meravigliosa.
Abbiamo camminato con il sole in faccia, senza fretta, mano nella mano, fino allo sfinimento e siamo rientrati a casa appagati della gita non prima di aver fatto tappa nel nostro negozio di té e tisane preferito per il rifornimento domestico.. e per la meritata siesta in divano!
Vi lascio la ricetta di questo secondo piatto sfizioso che si prepara in un lampo, ad occhio, e non delude mai!



Ingredienti e procedimento:

sistemate la coda di rospo sciacquata ed asciugata in una teglia.

Versate sul pesce due cucchiai di vino bianco, un filo d’olio d’oliva, il succo di mezzo limone, ricoprire con dei pomodorini maturi, una manciata di capperi sciacquati dal loro sale, una manciata di olive taggiasche, un trito di prezzemolo, un po’ di origano, una spolverata di pangrattato, qualche fettina di limone, sale e pepe q.b.

Si inforna a 180 ° per 20-25 minuti.


A presto!

venerdì 4 febbraio 2011

Muffins ..al bacio!

..Questo dolcino non può mancare nel ricettario del blog: è un classico che non sfigura mai, soffice e goloso, versatile nelle sue combinazioni.
C’è chi il cacao l’abbina inevitabilmente con l’arancia e, quindi, via con una bella grattatina alla buccia di questo agrume bio, chi lo rende accattivante con del rum o dello zenzero candito a pezzi nell’impasto oppure chi preferisce le noci sminuzzate nella decorazione o, altri, dei pistacchi.
Insomma a ciascuno il suo gusto.
La ricetta è quella infallibile di Tuki, già stra-collaudata per muffins di altri ‘modelli’ e che ho adattato per questi al gusto “bacio”.


Con l’occasione, apro una piccolissima parentesi per ricordarvi che se ci tenete e volete dare il vostro contributo votando la ricetta con la quale ho partecipato al contest “Mettere radici” potete farlo fino al 10 febbraio, poiché per uno dei tre premi in palio è prevista una votazione fatta dai lettori.
..Per cui, sostenitori tutti, vicini di casa, parenti dei vicini di casa, followers, amici e non, familiari di primo e secondo grado se non avete ancora provato la ‘vellutata aristocratica di topinambur e cavolfiore con nocciole’ fate ancora in tempo a fare la spesa, prepararla, gustarla e poi ad indicare questa vostra preferenza e non altre mi raccomando, nel blog di Labna cliccando qui ;-)
Facile no?




Ingredienti (per 9 muffins):

- farina 00: 165 gr
- cacao amaro in polvere: 25 gr
- zucchero di canna: 50 gr
- cioccolato fondente a scaglie: 80 gr
- nocciole tostate tritate: un cucchiaio
- olio di semi: 50 gr
- golden syrup: 30 ml
- uova: 1
- latte di soia: 125 ml
- lievito in polvere: 2 cucchiaini rasi
- sale: un pizzico

Procedimento:

in una ciotola unire gli ingredienti “asciutti”: farina, zucchero di canna, cacao, lievito in polvere, sale ed il cioccolato a scaglie.
Miscelare bene con un cucchiaio.
In un’altra ciotola raccogliere gli ingredienti "liquidi" (l’uovo leggermente sbattuto, il latte di soia, l’olio di semi e lo sciroppo di zucchero) e sbattere con una frusta, a mano, quel tanto che basta per farli amalgamare tra loro.
Aggiungere gli ingredienti liquidi a quelli asciutti in una volta sola e mescolare (a mano) delicatamente con una spatola quanto basta per amalgamarli.
Il composto non va assolutamente lavorato e deve risultare grumoso.
Versare il composto nei pirottini di carta (posti all’interno dell’apposita teglia o, come nel mio caso, nello stampino in alluminio), e riempirli per 2/3 con il composto.
Decorare con le nocciole tostate tritate grossolanamente.
Cuocere nel forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti fino a quando saranno belli gonfi, verificando la cottura con uno stecchino.
Lasciare intiepidire per qualche minuto prima di sformarli.




Detto tutto questo, vi auguro un buonissimo week end di sole e dolcezze!

mercoledì 2 febbraio 2011

Vellutata topinambur e broccolo romanesco

Finché i frutti di stagione lo permettono ed il freddo pungente stimola ed incentiva questo tipo di preparazioni, mi diletto a sperimentare nuovi abbinamenti per portare in tavola creme calde fast and light che servite con del pane tostato o del farro bollito ne fanno una portata soddisfacente e leggera.
Ho provato, quindi, quest’altro connubio che può sembrare audace.. ma è il risultato è sorprendente: dolce e raffinato.
Osate, non ve ne pentirete!


Ingredienti:

- broccolo romanesco: 400 gr
- topinambur: 400 gr
- cipolla bianca: uno spicchietto
- lamelle di mandorle tostate: 1 cucchiaio
- alloro: 1 foglia
- dado vegetale q.b.
- sale e pepe q.b.

Procedimento:

riunite in una pentola (io uso quella a pressione), dopo aver lavato bene gli ortaggi, il broccolo romanesco, i topinambur sbucciati ed a pezzi, lo spicchietto di cipolla, una foglia di alloro lavata e versate l’acqua: aggiungere poco dado vegetale.
Portate a ebollizione e fate cuocere per una ventina di minuti o fino a quando gli ortaggi diventano molto morbidi.
Minipimerizzate il tutto fino ad ottenere una crema.
Aggiungete il pepe ed, eventualmente, regolare di sale.
Aggiustate eventualmente la consistenza aggiungendo poca acqua oppure facendo asciugare il composto sul fuoco per qualche minuto.
Distribuite la vellutata nei piatti, spolverate con le lamelle di mandorle tostate e servire.

martedì 1 febbraio 2011

Maple-syrup flavored cookies..

..biscotti aromatizzati allo sciroppo d'acero.



Buon inizio mese! ..Nel veneziano godiamo di una sorprendente giornata di sole, fresca, frizzante, senza nuvole e nebbia e profumata di buono ..da primavera! Direi fantastica!

Dovete sapere che ultimamente ho il trip per lo sciroppo d’acero: ha un sapore che mi piace molto per via della nota aromatica caramellata, ma quasi amara e per le sue ridotte proprietà dolcificanti che rendono i dolci gradevoli, non stucchevoli. Cosa che apprezzo! Purtroppo il suo particolare sapore -che adoro- non è così “aggressivo” e "coprente" perché questa sua caratteristica si perde durante la cottura.
E’, inoltre, un prodotto del tutto naturale perché ricavato dalla linfa di due alberi (acero da zucchero e l'acero rosso) ed ha il vantaggio di apportare una quantità di calorie ridotta rispetto allo zucchero raffinato.
Dal punto di vista nutrizionale, lo sciroppo di acero si distingue per le minori quantità di saccarosio (10/40%), la ricca presenza di sali minerali (in particolare potassio, calcio, magnesio, manganese, ferro) e di vitamine (B1, B2, B5, B6, PP acido folico e biotina). La vitamina B1 è conosciuta come "vitamina del morale" per la sua azione benefica sull'attitudine mentale.
Questi sono i motivi per i quali sto cercando, nei limiti del possibile, di sostituirlo, in parte, allo zucchero (grezzo di canna) nella preparazione dei miei dolci. Cosa che mi sta soddisfando molto sia dal punto di vista del sapore che della consistenza.

Questi biscotti sono ispirati da una ricetta tratta dal blog Fragole a Merenda, rivisitati assecondando i miei personali gusti, per avere un biscotto dal sapore genuino e dai contenuti sani da sgranocchiare o pucciare con molta soddisfazione nel tè. Conservati in maniera adeguata all’interno di un recipiente ermetico, si mantengono bene per diversi giorni.
Li ho trovati simili alle note 'Digestive all’Avena' (per non dire ..meglio!), tanto da indurmi dall’eliminarle dalla top-list della spesa per avvicinarmi, con questa mossa, sempre più ad un consumo consapevole nei confronti prodotti confezionati.



Ingredienti:

- farina 00: 120 gr
- fiocchi d’avena: 30 gr
- farina integrale: 30 gr
- zucchero grezzo di canna: 35 gr
- burro di soia: 40 gr (freddo di frigorifero)
- sciroppo d’acero biologico: 75 gr
- acqua (o latte di soia): 1-2 cucchiai
- bicarbonato: 1/2 cucchiaino
- sale fino: 1/2 cucchiaino
- cannella: un pizzico

Procedimento:

sminuzzate, innanzitutto, i fiocchi d’avena con un mixer ad immersione accendendolo due-tre volte per pochissimi secondi, fino a trasformarli in polvere.
Versateli in una ciotola capiente, aggiungete le farine, lo zucchero di canna, il bicarbonato, il sale e la cannella e miscelate con una spatola per amalgamare tra loro questi ingredienti.
Aggiungete, poi, il burro di soia a pezzetti e lo sciroppo d’acero ed impastate il tutto fino a fare assorbire questi ultimi.
A questo punto aggiungete 1-2 cucchiai di acqua (o latte di soia), lavorate ancora un pò ed aggiungetene ancora se serve dell'altro liquido per ottenere un impasto compatto, non troppo appiccicoso ma sufficiente a formare una palla unica, impastando quel tanto che basta.
Accendete il forno a 180°.
Stendetelo l’impasto con il matterello ad uno spessore di 4 mm, sparpagliando un po’ di farina sul piano ed intorno al matterello per non fare attaccare la sfoglia durante questa operazione.
Ritagliate i biscotti con una formina e metteteli man mano in una teglia ricoperta di carta forno, distanziati tra loro, e cuoceteli per 12/15 minuti (o finché li vedete appena dorati).
Fateli asciugare su una gratella da pasticciere.



A presto :)