Guardare lievitare nel forno caldo l’impasto del muffin appena preparato in una bella cupoletta tondeggiante e giusto un po’ crepata, è una cosa che mi da un’enorme soddisfazione e la consapevolezza dell’assenza di lievito chimico nell’impasto rende ancor più speciale questo momento.
Dedicarmi alla preparazione di questi dolci vegani, col tempo, è diventato un diletto più sereno, certo è che anche la cottura è una parte altrettanto importante delle semplici fasi che la compongono, cosa che seguo sempre con una certa meticolosità.
Un dolcetto, quindi, per nulla spocchioso (ma personalizzabile!), semplice, essenziale e morbido nonostante l’assenza di ingredienti (ad esempio le uova) che la maggiorparte ritiene indispensabili per conferire sofficità all’impasto.
Un dolcetto da infilare in borsa per una merendina golosa ma che non appesantisce, da regalare confezionato con garbo come intimo gesto di simpatia o gratitudine, per sorprendere la famiglia con una coccola mattutina, per salutare con affetto ed accogliere chi rientra da una vacanza e da un lungo viaggio.. (ben tornata Sara..)
Ingredienti:
- farina semi integrale tipo 1: 200 gr
- latte di riso: 150 gr
- sciroppo d’acero: 60 gr
- malto di riso (oppure malto di altro cereale): 50 gr
- olio di semi: 50 gr
- cacao amaro in polvere: 6 cucchiaini (circa 20 gr)
- aceto di mele: 1 cucchiaino
- bicarbonato: un cucchiaino raso
- sale fino: un pizzico
- zenzero fresco grattugiato (o altre spezie a piacere)
Procedimento:
in una ciotola unire gli ingredienti “asciutti”: la farina, il cacao, il bicarbonato, il pizzico di sale e mescolare bene con un cucchiaio.
In un’altra ciotola raccogliere gli ingredienti "liquidi": il latte di riso, lo sciroppo d’acero, il malto di riso, l’olio di semi, l‘aceto e lo zenzero grattugiato e miscelateli bene tra loro aiutandovi con una frusta o con una forchetta.
Aggiungere gli ingredienti liquidi a quelli asciutti in una volta sola e mescolare (a mano) delicatamente con una spatola quanto basta per amalgamarli e fino ad ottenere un composto omogeneo.
L’impasto sarà piuttosto liquido, non va assolutamente lavorato più del necessario e deve risultare grumoso.
Versare il composto nei pirottini di carta (posti all’interno dell’apposita teglia) e riempirli per 2/3.
Cuocere nel forno preriscaldato a 180°C per circa 20-25 minuti fino a quando saranno belli gonfi, verificando la cottura con uno stecchino.
Lasciare intiepidire per qualche minuto prima di sformarli.
Piesse: questo impasto è poco dolce; consiglio di aumentare un pochino le dosi di dolcificante per chi non è abituato a sapori così discreti.
Ricetta tratta dal libro ‘La cucina etica dolce’.
Altra versione, qui.
Buon fine settimana..
13 commenti:
Questi li segno, sono ottimi!!! ...ingredienti sani che non tolgono nulla la gusto!!! Concordo poi nella gioia di veder la cupoletta dei muffins crescere.... E poi son così pratici e comodi!!! Complimenti!
Questo muffin è bellissimo e il pirottino pure!
Anche io adoto fissare i cibi che lievitano in forno...mi ci potrei incantare minuti interi...non dico ore se no poi brucia :D
Senti... io non lo so se devo o se pecco di presunzione ma... mi viene spontaneo di prenderla *sul personale* :) :) {ci sta che stia facendo una figura barbina opschevergogna!!!} :)
Sarà che la ricetta è veg, sarà che qualcuna mi bisbiglia da tempo che dovrei tentare? sarà che questo dolce è straordinariamente perfetto, bellissimo; vorrei tanto poterlo accarezzare e gustarmelo così, al risveglio, dietro la tenda della mia cucina che lascia passare soltanto il profumo del caprifoglio {ho una addizione spontanea nel cervello estate+mattina+cioccolato+caprifoglio}.
Insomma grazie, di tutto.
Un abbraccio grande grande corredato da un bacio,
wenny
oh sì s, per noi maniache della cucina, quelle sono soddisfazioni impagabili!!! preparare, inventare, mettere insieme e vedere il risultato che, piano piano, arriva... che bei momenti!
e la ricetta, poi, è fantastica! dev'essere buonissimo!!!
che bella questa tua versione.. sembrano cioccolatosissimi!! slurp!
io mi incanto anche a veder lievitare i pani con la pasta madre.. ovvero ore a spiare dentro al forno spento.. sono malata?? :D
@Terry: ..diciamo che.. anche se il muffin risulta buono e soffice, senza cupoletta..mi fa storcere il naso.
Mi piace così, completo di crepe!
Notte :)
@Cesca: pensa che io sarei sempre tentata a metà cottura di aprire il forno per saggiare la consistenza del dolce con i polpastrelli! Una toccatina, ecco.. Ma no no, non si fa! resisto con impazienza fino alla fine!
@Wenny: (..ecco, ed adesso come glielo dico che esattamente proprio non è lei e che si tratta di un caso di omonimia?! ....E che si tratta di un viaggio più lungo, molto più lungo di quello Firenze-Cinque Terre. Ci provo, trovo le parole e mi rifaccio sentire, magari in privato che le risparmio la figurabarbina, ma non una bella risata)
Ossignor, Wennina mia, ma sai che il caprifoglio sfugge ai profumi impressi nella mia memoria? Che odore ha?
Bada bene che l'impasto di questo muffin presto si presterà ad accogliere delle fragole succose: oggi rincasando le ho comperate proprio per seguire il tuo suggerimento!
Ti abbraccio fortissimamente forte :)
Golosissimi e sani!!!!!
Beh, insomma, questa volta, sono proprio arrossita...!
Stavo lì bella bella, un po' rintronata, che con occhi semisocchiusi leggiucchiavo il post nuovo appena comparso sul blog, assaporando l'introduzione (per me la parte migliore, quasi di più che la ricetta stessa), dai toni - mi sento dire - diversi dal solito.
Arrivo alle ultime parole e all'augurio del tutto inaspettato: sono proprio arrosita!
Grazie di cuore, proprio una bella sorpresa.
Entro la settimana prossima: pacchetto in arrivo...
Buona Domenica e un abbraccio,
Sara I° lab.
anche io mi accodo e confesso che mi piace accucciarmi vicino al forno e sbirciare l'impasto che cresce. A volte un po' con l'ansia che si spacchino esageratamente, altre volte con un mezzo sorrisino ebete.
il tuo muffin è bellissimo!
Che pensiero delizioso da regalare... Cosa c'è di più tenero di una dolcezza preparata con le nostre mani per dare il bentornato? Quasi partirei apposta per riceverla al mio rientro ;-)
@donatella, xcesca e Herbi: care ragazze! Grazie, siete molto carine! Da quel che mi scrivete ho capito che abbiamo tutte le stessa sindrome da “pasticcere in attesa”! Sarà anche ridicola la scena, ma è un momento di gioia nel quale -anche- si gusta l'attesa di assaggiare ciò che è stato preparato.
Un abbraccio!
@Arianna: grazie.. Buon proseguimento di giornata!
@Sara I° Lab.: son contenta tu sia arrivata fino alla fine dell’introduzione.. Mi stavo assaporando, idealizzandolo, questo momento da che ho pubblicato il post. .........E, senti senti, quindi le mie ricettine quasi quasi nemmeno le badi?!?!? Sono offesa ;) mooolto offesa ;) ;) ;)
(Grazie del pensiero, non sto nella pelle!)
Ricambio l’abbraccio e buon proseguimento di settimana..
@Margot: ..quasi quasi partirei anche io se sapessi di riceverne uno!!
Buona serata carissima!
che belli! Anche io mi incanto davanti al forno ad osservare la magia dell'impasto che cambia, cresce e diviene dolcetto ^____^
grazie, sei un tesoro! avessi ricevuto dei muffin così al mio ritorno, invece delle scosse!! Dalla foto vedo che ti è lievitato a meraviglia, a me quella cupoletta lì noon viene mai, mannaggia! mi segno la ricetta, questi Benna li adorerà! grazie ancora, e un bacione
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