Ebbene si!
…sono anche io vittima del raptus culinario.
…Avevo adocchiato da tempo questo famoso biscottino, attratta sicuramente dalla semplicità dell’esecuzione, dalla genuinità degli ingredienti e dai commenti di chi le aveva fatte!
La foga mi è scattata nell’occasione della visita quotidiana al blog di Alex, realizzato che avevo giusto-quel-bicchiere-di-vino contemplato nella ricetta (ovvero cio’ che è rimasto di una bottiglia di Gewurztraminer stappato il giorno prima per l’aperitivo)!
Detto, fatto!
Una veloce stampatina al post, il tempo di confrontare le altre ricette già a mia disposizione, ed ero già piazzata in cucina ad adoperarmi nella preparazione…………….
Vi riporto la ricetta, alla quale mi sono riferita pari pari, salvo il fatto che, non avendo assolutamente idea di quanta farina potesse rappresentare il “q.b.”, ho prima misurato 4 ipotetici bicchieri di farina nei quali ho setacciato la dose di lievito.
Ho utilizzato questa prima quantità che ho aggiunto -appunto “un po’ alla volta”- nella ciotola dove avevo miscelato i liquidi e poi ho unito man mano altra farina basandomi alle indicazioni della ricetta “q.b.” per raggiungere la giusta consistenza.
L’indicazione “non deve attaccare al piano, ma restare unta e morbida fra le dita” è sicuramente perfetta!
Ho infornato per 20 minuti a 180°C.
Con questa dose sono venuti circa 35 ciambelline. Per me, nella versione con i semini di anice!Buone!!!
Vi esorto a provare…
Ecco la ricetta:
Ingredienti
1 bicchiere di olio evo
1 bicchiere di vino (rosso o bianco)
1 bicchiere di zucchero
1/2 bustina di lievito
farina qb
semi di finocchio (o di anice)
zucchero per guarnire
…sono anche io vittima del raptus culinario.
…Avevo adocchiato da tempo questo famoso biscottino, attratta sicuramente dalla semplicità dell’esecuzione, dalla genuinità degli ingredienti e dai commenti di chi le aveva fatte!
La foga mi è scattata nell’occasione della visita quotidiana al blog di Alex, realizzato che avevo giusto-quel-bicchiere-di-vino contemplato nella ricetta (ovvero cio’ che è rimasto di una bottiglia di Gewurztraminer stappato il giorno prima per l’aperitivo)!
Detto, fatto!
Una veloce stampatina al post, il tempo di confrontare le altre ricette già a mia disposizione, ed ero già piazzata in cucina ad adoperarmi nella preparazione…………….
Vi riporto la ricetta, alla quale mi sono riferita pari pari, salvo il fatto che, non avendo assolutamente idea di quanta farina potesse rappresentare il “q.b.”, ho prima misurato 4 ipotetici bicchieri di farina nei quali ho setacciato la dose di lievito.
Ho utilizzato questa prima quantità che ho aggiunto -appunto “un po’ alla volta”- nella ciotola dove avevo miscelato i liquidi e poi ho unito man mano altra farina basandomi alle indicazioni della ricetta “q.b.” per raggiungere la giusta consistenza.
L’indicazione “non deve attaccare al piano, ma restare unta e morbida fra le dita” è sicuramente perfetta!
Ho infornato per 20 minuti a 180°C.
Con questa dose sono venuti circa 35 ciambelline. Per me, nella versione con i semini di anice!Buone!!!
Vi esorto a provare…
Ecco la ricetta:
Ingredienti
1 bicchiere di olio evo
1 bicchiere di vino (rosso o bianco)
1 bicchiere di zucchero
1/2 bustina di lievito
farina qb
semi di finocchio (o di anice)
zucchero per guarnire
In una ciotola capiente versare l’olio, il vino e lo zucchero.
Dare una girata e aggiungere poi la farina setacciata e il lievito, un po’ alla volta, prima girando con una forchetta e poi, quando l’impasto diventa un po’ più consistente, impastandolo leggermente con le mani.
L’impasto non deve diventare duro, ma simile a quello degli gnocchi, non deve attaccare al piano, ma deve restare “unto” e morbido fra le dita.
A questo punto, staccarne dei piccoli pezzi e farne dei rotolini.
Unire le estremità del rotolino formando una piccola ciambella.
Passare le ciambelline sullo zucchero da un lato e poggiarle sulla placca del forno con il lato zuccherato verso l’alto.
Infornarle a 140°C per circa 20 minuti.
Non devono risultare troppo dorate. Lasciarle asciugare bene. Rimangono belle croccanti se conservate in una scatola di latta.
L’impasto non deve diventare duro, ma simile a quello degli gnocchi, non deve attaccare al piano, ma deve restare “unto” e morbido fra le dita.
A questo punto, staccarne dei piccoli pezzi e farne dei rotolini.
Unire le estremità del rotolino formando una piccola ciambella.
Passare le ciambelline sullo zucchero da un lato e poggiarle sulla placca del forno con il lato zuccherato verso l’alto.
Infornarle a 140°C per circa 20 minuti.
Non devono risultare troppo dorate. Lasciarle asciugare bene. Rimangono belle croccanti se conservate in una scatola di latta.
1 commenti:
Ciao!!!A parte ch adoro el ciambelline al vino,e proverò questa bella ricetta...
Per Favigana noi abbiamo pernottato al Favignana Hotel.Comodissimo( a due passi dal centro e dal porto), fa solo b&B,loro sono gentilissimi e ti organizzano anche il transfert dall'aeroporto di Trapani ;)
Noi ci siamo trovato bene.Se vai sul sito di Favigana troverai altro Hotel, anche più lussuosi.
Buona giornata!
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