giovedì 30 settembre 2010

Lasagnetta di pane carasau – parte II^



Sono appena rientrata dalla pausa pranzo, …una pausa di ben due ore e mezzo, ma che dura (astrattamente) un soffio tanto è soddisfacente!
Rientrata dalla corsetta romantica al parco (mmmmmm... che sole e che calura ragazzi!!), romantica per via della pioggia di foglie d’orate cadenti e dello scricchiolio sotto i piedi di quelle ormai già a terra, mi sono predisposta a godere,
anche se al volo, quella che è una minicasa non ancora tutta arredata, ma che per me è come se fosse la Reggia di Caserta!
Spalanco le finestre, una rapida doccia, preparo un pranzo o anche no una tazzona di cereali croccanti affogati generosamente dallo yogurt come oggi, mi piazzo senza tante cerimonie sul tavolino del terrazzone, prendo il libro, sprofondo s
ulla sedia e mi godo, beata, una boccata d’aria, il silenzio, il corpo ossigenato, la lettura di un paio di pagine, il mio pasto libidinoso, la maxiterrazza ancora sfruttabile, e quello che rimane di uno spazio di tempo, tutto mio, che per tanti potrebbe rappresentare un handicap in una lunga giornata lavorativa completamente fuori casa, ma che per me è un premio!
Vi lascio, con l’occasione, la seconda (ed ultima) ricetta dedicata al pane carasau.
Un piatto che si prepara rapidamente e si presta ad essere un antipasto o un secondo (magari accompagnato da un po’ di verdura), e che appaga notevolmente
il palato…





Ingredienti:
- qualche fetta di pane carasau
- pecorino sardo morbido, tipo Brigante: gr 200
- qualche cucchiaio di miele di castagno
- un rametto di rosmarino
- pepe nero


Procedimento:

Spezzettare i fogli di pane carasau e disporli a
ll'interno di una pirofila da forno.
Private il pecorino della crosta, tagliatelo a scagliette sottili e sistematele sopra il pane carasau. Condite con qualche ago di rosmarino e pepe.
Ripetere l’operazione formando tre strati di pane, pecorino e rosmarino.
Mettere la pirofila in forno già caldo a 180° per 4/5 minuti circa, in modo da far fondere leggermente il pecorino.
Sfornare e servire completando con una cucchiaiata generosa di miele di castagno ed una spolverata di pepe.






(ricetta tratta da Cucina Moderna - ottobre 2010)




martedì 28 settembre 2010

Visti, piaciuti, fatti e...

…mangiati!




Ecco ciò che succede da chi è affetta da cooking-compulsivo come me (ditemi per favore che non sono l’unica che si fa prendere dalla smania di provare una ricetta trovata in rete con impazienza ed entusiasmo…)!

Adoro i muffin! Li adoro… perché sono dei dolcetti di facile e veloce esecuzione, per il tipo di impasto che appaga notevolmente il mio palato e per la coccolosa mini-taglia che si presta ad essere confezionata vestendo lo stampino con pirottini di ogni tipo e colore.
Sappiate che ho investito in questi giorni parecchio tempo ed energie per trovare in rete un pirottino (molto chic) che ho visto girovagando tra i foodblogs, non ultimo qui da Tuki. Ma, niente! Non lo trovo!
Dovrò ritornare a Parigi, a quanto pare…, cosa che farei immediatamente…, peccato che non sia proprio ad un tiro-di-schioppo!

Se per caso, quindi, qualcuno di voi avesse qualche
dritta e/o suggerimento per trovarli, mi faccia sapere poiché ora che questo oggetto del desiderio è diventato introvabile, diventa ancor più prestigioso!

Ma torniamo a questi muffin strepitosi…
La ricetta l’ho adocchiata sul blog di Via delle Rose!
La folgorazione è stata tanta per via del tipo di ingredienti usati, in particolar modo perché prevedeva l’utilizzo dei fiocchi d’avena -che adoro-, della
fava tonka -presa tempo fa e che ero impaziente di provare- e della frutta secca disidratata -avevo giusto dei mirtilli rossi disidratati da usare-.

Preciso che:
- ho seguito alla lettera la preparazione (tanto si confaceva ai miei gusti ed alle mie passioni ...wow) con le dosi in cup;
- ho sostituito il quantitativo di latticello con metà dose di yogurt di soia e metà di latte di soia (per via dell’intolleranza ai latticini);
- ho sostituito le albicocche secche, che non avevo in casa, con dei mirtilli rossi disidratati.

E’ proprio vero… la ricetta è perfetta ed il risultato è stato eccezionale e ben bilanciato di sapori e zucchero!
Hanno riscosso molto successo… e, quindi, un inno di lode a Mariluna per aver condiviso questa validissima ricetta!




Ingredienti (10 muffin):


- 1 e 1/2 cup di farina 00
- 1 cup di fiocchi d'avena
- 1/4 cup di zucchero di canna
- 1 cucchiaino da tè di lievito per dolci
- 1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
- 1/4 di cucchiaino da tè di sale
- mirtilli secchi disidratati

- 1 uovo
- 1/2 cup di yogurt di soia + 1/2 cup latte di soia
- 1/2 cup di olio di semi (di vinacciolo)
- mezza fava tonka grattugiata


Procedimento:

in una ciotola unire gli ingredienti “asciutti”: la farina d’avena (io l’ho sminuzzata con il mixer ad immersione accendendolo due-tre volte per pochissimi secondi, solo per ridurne un pò la dimensione e lasciando comunque una buona quantità di fiocchi), la farina 00, lo zucchero di canna, il lievito, il bicarbonato, il sale, mezza fava tonka grattugiata ed i mirtilli disidratati.

Miscelare bene con un cucchiaio.

In un’altra ciotola raccogliere gli ingredienti "liquidi" (l’uovo sbattuto, il latte+yogurt, l’olio di semi) e sbattere con una frusta, a mano, quel tanto che basta per farli amalgamare tra loro.

Aggiungere gli ingredienti liquidi a quelli asciutti in una volta sola e mescolare delicatamente con una spatola quanto basta per amalgamarli.

Il composto non va assolutamente lavorato.

Inserire negli stampini un pirottino di carta e riempirli per 2/3 con il composto.

Cuocere nel forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti.

Verificare la cottura con uno stecchino.

Lasciare intiepidire per qualche minuto prima di sformarli.



A presto!

giovedì 23 settembre 2010

Focaccia dolce di prugne




…Anche oggi è una splendida giornata di sole! :-)
Sono rientrata dalla corsetta fatta in pausa pranzo al parco vicino a dove abito, un regalo che mi faccio quando posso e quando non piove, durante tutto l’anno.
E’ un’abitudine sana che mi aiuta a ricaricare le pile all’umore ed al fisico ed a mantenere un po’ di benessere generale; gioisco dello stare all’aria aperta dopo esser stata chiusa in ufficio, assaporare, come oggi, il profumo dell’erba appena tagliata, il sole ancora caldo, il mutare dei colori e delle forme della natura, d
ella calma e del silenzio e notare che altre persone si dedicano del tempo in maniera genuina…
Se poi, a tutta questa delizia, si aggiunge la sorpresa dello scorgere, da lontano, l’arrivo di una visita inattesa, anche se al volo, della mia Indispensabile-Mezza-Mela che viene a prendersi un bacio... beh… non c’è prezzo!
E così, con questa pace nell’animo, sbrigliare i pensieri più belli viene da sé e non vi è calore migliore di quello che nasce dal proprio cuore.

Insomma per me, questo semplice ritaglio di giornata, è un vero toccasana!

Per fare questa focaccia dolce ho preso ispirazione dal blog Cuoche dell'Altro Mondo.
E’ una di quelle ricette che ho tenuto nel cassetto per parecchio tempo (ben tre anni, ecco!), ricordandola ogni anno durante il periodo delle prugne, tanto mi aveva intrigato la foto e incuriosito il gusto del dolce!

Finalmente, complici delle prugne succose colte direttamente dall’albero, ho preso di petto la situazione ed una domenica mattina ho rispolverato questo vecchio post e mi sono organizzata per il da farsi.
Preciso che ho adattato la ricetta originale
con l’uso di latte e burro di soia.
La consistenza è quella di un panbrioche, poco dolce e morbida.



Ingredienti (per una placca da forno):


- farina: 375 gr
- lievito di birra fresco: 10 gr
- latte di soia: 125 ml
- zucchero: 75 gr

- 1 uovo
- burro di soia: 60 gr
- 1 presa di sale
- 2 kg di prugne
- zucchero a velo e cannella q.b.



Procedimento:
sciogliere il lievito nel latte tiepido e sciogli ere il burro in un pentolino.
Versare, quindi, tutto nel cestello della macchina del pane, aggiungere l’uovo e, successivamente, gli altri ingredienti (farina, zucchero, sale) ed avviare il programma impasto.
Quando si sarà formato un impasto consistente, toglierlo e adagiarlo in una terrina che coprirete con un canovaccio e lascerete lievitare in un luogo caldo finché sarà cresciuto al doppio della sua dimensione iniziale (circa 3 ore).

Una volta lievitato, stendete delicatamente l'impasto con il matterello e rivestite una teglia per torte (io ne ho usata una da 26 cm) precedentemen te imburrata ed infarinata.
Coprire l'impasto con le prugne snocciolate e tagliate a quarti.
Infornare a 180° per circa 30 minuti.

Appena sfornato, cospargere il dolce di zucchero a velo miscelato con la cannella in polvere.


(le dosi riportate sono per un'intera placca da forno: con l’impasto che è avanzato ho fatto delle palline che ho messo dentro gli stampini per muffin e cucinato per 20 minuti, sfornando delle buonissime mini-brioches!)


martedì 21 settembre 2010

Lasagnetta croccante di pane carasau - parte I^

Quella di oggi è una variante del tutto personale di una ricetta che ho trovato spesso in rete e che si presta a tanti cambiamenti: basta sostituire gli ingredienti abbinando quelli che tra loro si armonizzano maggiormente.
Una sera, rientrando a casa, ho avuto il lusso di avere a disposizione una teglia di profumatissimi pomodorini confit fatti la sera prima, nella quale avevo aggiunto anche due zucchinette tagliate a rondelle per provare l’effetto confit anche su di loro.
Li avevo preparati per avvantaggiarmi sul contorno per il giorno seguente (eh eh che donna previdente), ma arrivata a casa… ho ripiegato senza alcun indugio su una lasagnetta che frullava nella mia mente da qualche giorno!
Detto-fatto!
E’ piaciuta moltissimo: sfiziosa, leggera e gustosa e, quindi, …eccola!




Ingredienti:

- qualche fetta di pane carasau
- una teglia di pomodorini e zucchine confit aromatizzate generosamente con origano, timo, fior di sale, pepe, peperoncino, una leggerissima spolverata di zucchero, olio evo
- una manciata generosa di rucola tagliuzzata
- feta greca 100 gr



Procedimento:

disporre in una pirofila da forno alcune fette di pane carasau fatte a pezzi, in modo che le stesse non si sormontino troppo tra loro.

Distribuire a strati: pomodorini + zucchine confit, la rucola tagliuzzata, la feta sbriciolata.
Proseguire con altri due strati di pane carasau, pomodorini+zucchine, rucola e feta (gli strati di pane e condimento sono tre).
Mettere in forno già caldo a 170° per 15 minuti circa, ovvero finché il pane diventi croccantino e gli ingredienti si siano scaldati ed amalgamati.
Sfornare e servire.










Una buona giornata di sole settembrino!




(...segue)

venerdì 17 settembre 2010

Rovesciata di prugna stanley




Vi illumino di violetto


con questa rovesciata di stagione,


già proposta quì,


per infondere nei vostri animi


gli effetti calmanti e rilassanti


che questo colore,


naturalmente,


ci dona.


Un sereno week end…


giovedì 16 settembre 2010

Digestive ai cranberries


A parte questa giornata un po’ spenta, settembre si sta rivelando un mese grandioso per le giornate ancora calde ed il cielo terso e limpido.

Assaporo con entusiasmo questi scampoli di fine estate, i più belli per quel che mi riguarda, poiché per quanto adori il sole ed il caldo, l’umidità della zona in cui vivo rende l’estate una stagione che ultimamente (che sia il passare degli anni?!?) mi sta un po’ stretta, seppur io goda dei benefici dei raggi del sole e dello sfavillamento della natura in tutte le sue forme, colori e profumi!
Quindi, complici anche queste grandiose giornate, l’uscire di casa dopo un risveglio lento e dolce, sotto la copertina che da qualche settimana ha fatto la sua comparsa e dopo una colazione condivisa armoniosamente in quello che è il nostro “habitat naturale” della vita domestica, mi da una gran serenità e vitalità.
Se poi tutto questo rasserenante rito mattutino è accompagnato da questi biscottini strepitosi, arricchiti dalla preziosità del fatto-in-casa, ……beh, non c’è prezzo!
Per la ricetta originale vi invito a visitare il blog di Fragole a Merenda, dal quale ho preso spunto per realizzare questo biscotto che tenevo d’occhio da troppo e che supera a pieni voti la prova inzuppo!

Durante queste ultime settimane li ho rifatti 3-volte-3 (il successo c’è stato, …eccome se ci è stato!), sperimentando ogni volta le dosi delle proporzioni delle varie farine, provando a ridurre la quantità di burro (per me di soia) e sostituendo il latte (che non bevo per l’intolleranza ai latticini) con pari quantitativo d’acqua, così da renderle ancora più leggere.
Ho provato anche l’aggiunta di uvetta sultanina, una volta, e mirtilli rossi disidratati, un’altra………………………. e……………………..… ve la consiglio!
Comunque la ricetta così com’è è p-e-r-f-e-t-t-i-s-s-i-m-a, e rispecchia sbalorditivamente il gusto del biscotto “originale”.
Ecco, comunque, la mia versione preferita, quella in cui il sapore dei fiocchi d’avena predomina rispetto alle altre farine e con il lieve sentore dei frutti rossi:




Ingredienti:


- fiocchi d'avena: 100 gr
- farina di grano 00: 50 gr
- farina di grano integrale: 50 gr
- zucchero demerara: 50 gr
- burro di soia: 85 gr (a temperatura ambiente)
- acqua a temperatura ambiente: 2 cucchiai
- lievito per dolci: 1 cucchiaino
- bicarbonato: 1/2 cucchiaino

- mirtilli secchi disidratati e sminuzzati: 50 gr


Procedimento:

tirate fuori il burro (di soia) dal frigo con almeno mezz'ora d'anticipo: dev'essere morbido.
Mettete i fiocchi d'avena in una terrina e sminuzzateli con il mixer ad immersione accendendolo due-tre volte per pochissimi secondi, senza trasformarli in polvere, ma solo per ridurne un pò la dimensione.

Dopodiché ponete nella terrina tutti gli altri ingredienti "asciutti", i mirtilli secchi disidratati e miscelate bene con un cucchiaio.
Aggiungete, infine, il burro morbido e l’acqua e impastate quel tanto che basta a trasformare l'impasto in una palla unica, che metterete a riposare in frigo (in un recipiente accuratamente sigillato) per almeno un quarto d'ora.
Accendete il forno a 170°.
Rovesciate l'impasto e stendetelo con il matterello a uno spessore di 3-4 mm.
Mettete i biscotti in una teglia ricoperta di carta forno, distanziati tra loro, e cuoceteli per 10/15 minuti (o finché li vedete appena dorati).
Fateli asciugare su una gratella da pasticciere.

mercoledì 1 settembre 2010

Tre ricette per una serata arabeggiante...

…Prendo spunto e raduno alcune stuzzicanti ricette scovate in rete, alcune tra tante archiviate durante le visite ai blogs…
…Assaporo il piacere di apparecchiare la tavola con delle tovagliette americane, che praticamente adoro, dai colori caldi, comperate ancora quando non avevo un nido, ma ne sognavo tanto uno……Scelgo alcuni dei preziosi pezzi di stoviglie di artigianato siciliano acquistati a tranches durante le vacanze nel paese paterno che ben si sposano al tema della serata; accendo qualche candela…, metto su un po’ di musica Buddha-bar per enfatizzare e scaldare l’atmosfera…






L’insieme di questi piccoli beni, radunati nel tempo, ha fatto sì che nascesse questa soave serata domestica di fine estate… uguale tra tante, e non per questo meno piacevole, ma diversa nel tema, …per gratificare e ringraziare chi mi sta vicino ed onorare una bella unione…










Per l’hummus di ceci ho seguito le indicazioni dell’ArabaFelice, dopo aver lessato e sbucciato cecio-per-cecio (ah, che esperienza i-n-d-i-m-e-n-t-i-c-a-b-i-l-e……………).








Per la ciotolina con i pezzettini di pomodorini ciliegino insaporiti con olio evo, origano siciliano, basilico fresco, sale, pepe e peperoncino …ho usato la fantasia ed un po’ di praticità.



Per le melanzane al curry ho testato la ricetta di Fragole a Merenda, così come per la preparazione del chapati (che ci è piaciuto moltissimissimo)!





Nel frattempo c’era un branzinetto al sale in forno che si cucinava per noi ed una bottiglia di vino bianco che si versava da sé…

Una buona giornata!