La mia filosofia di preparare dolci è in sintonia con il concetto di cucina naturale, al quale mi sono avvicinata in maniera più approfondita da poco, attenta alla qualità e quantità agli ingredienti.
L’uso di ingredienti e zuccheri integrali biologici (o, ancor meglio, naturali) aggiungono un valore aggiunto immediato alla loro preparazione casalinga ed un alleggerimento dei grassi è un sicuro vantaggio per la salute.
In questo blog, però, non troverete solo dolci eticamente consapevoli poiché spesso quelli preparati sfuggono a questo principio per il fatto di essere a volte destinati ad altre persone e, quindi, la valorizzazione della preparazione in questi termini non sempre viene apprezzata da chi non è abituato a sapori e consistenze, ovviamente, diverse soprattutto se paragonate ai prodotti che l’industria dolciaria propone.
Ecco, quindi, che sono partite una serie di sperimentazioni legate al bisogno di privilegiare, nel quotidiano, la leggerezza ed educare il palato a gusti parzialmente nuovi e sapori non eccessivi.
Il risultato di questa torta mi ha colpito per la consistenza morbida, per il fatto di essere dolce quanto basta per essere gradevole e perché si presta ad essere reinterpretata con sfumature diverse a seconda della propria fantasia ed assecondando i propri sacrosanti gusti!
Questa ricetta è sicuramente un gran punto di partenza ad altre varianti che ho già in mente, sicuramente più sfiziose, ma comunque in linea al principio della naturalezza.
La ricetta di questa torta proviene dal sito Cucina Naturale.
Qui la trovate in dose dimezzate rispetto all’originale.
:: torta integrale di fragole ::
Ingredienti (per uno stampo di cm 19 di diametro):
- fragole: 300 gr
- farina integrale bio: 150 gr
- zucchero di canna integrale bio: 75 gr
- sciroppo d’acero bio: 25 gr
- limone: 1
- lievito per dolci: 1/2 bustina
- latte di riso: 100 ml
- olio di semi di girasole: 4 cucchiai
Procedimento:
frullate le fragole mondate dal picciolo fino a ridurle in salsa.
Ricavate dal limone un cucchiaino di scorza grattugiata e spremete il succo.
Aromatizzate i due terzi della salsa di fragole (gr 200) con la scorza grattugiata, 2-3 cucchiai di succo del limone e con lo sciroppo d’acero. Mescolate con cura, coprite e lasciate riposare al freddo
In una ciotola raccogliete la farina integrale, lo zucchero di canna ed il lievito setacciandoli tra loro.
In un'altra ciotola mescolate con una frusta, a mano, l'olio, il latte di riso, e le fragole rimaste (100 gr).
Unite i componenti liquidi nella ciotola degli ingredienti secchi mescolando con una frusta o una spatola fino a ottenere un composto cremoso e ben amalgamato.
Trasferite l'impasto in una tortiera da 19 cm, imburrata ed infarinata (o rivestita con carta da forno), ed infornate su forno preriscaldato a 180 °C per circa 30-35 minuti.
Servite la torta a fette, accompagnandola con la salsa di fragole.
Buon week end :)
Buon week end :)
8 commenti:
Conosco C N: sia il sito che il giornale, e devo dire che la tua versione è fedelissima e molto bella!!!!!!!!!!! w vegan
Carissima,
anch'io mi sto pian pianino avvicinando ad una cucina più etica e consapevole..perciò penso proprio proverò al più presto questa torta! :)
un caro abbraccio
@Francesca: ciao cara, sono stata bravina perché non ho fatto nessun cambiamento rispetto all'originale (a parte sostituire lo zucchero a velo con lo sciroppo d'acero nella salsa :| ..ecco!). Mi piaceva così com'era e volevo tastare con mano il risultato. Non sono vegana, ma le sperimentazioni sul dolce mi incuriosiscono e stimolano parecchio!
Un abbraccio!
@Iulia: ciao tesora, allargare gli orizzonti in fatto di consapevolezza alimentare è sempre saggio! E' un dolce modesto, magari con l'aggiunta di qualche spezia, scaglie di cioccolato, uvetta o scorza di limone.. acquista una marcia in più!
Ti auguro un buon week end!
Bacini!
hai detto bene
educare il palato a gusti parzialmente nuovi e sapori non eccessivi dovrebbe essere
non un'alternativa ma un modo di mangiare quotidianamente
purtroppo siamo sommersi di spot pubblicitare che ci ingannano
facendoci il lavaggio del cervello su come i prodotti industriali possono migliorare la nostra vita
tutto falso
basta guardare gli ingredienti per rendersi conto di cio che mangiamo
buonissima giornata cara
katya
E' vero, il palato va educato, altrimenti -perlomeno il mio e quello di chi conosco da vicino- si rifiuta categoricamente di sperimentare. Bisogna un pò corteggiarlo, ecco.
Mi piace moltissimo CN, dovrei spulciare quel sito più spesso :)
Baci e buon fine settimana {qui c'è un bel sole!},
wenny
è un bel viaggio cara Sissa quello che inizia (o continua) quando fa capolino (o bussa ripetutamente) l'idea di capire, e renderci sempre più consapevoli di quello che introduciamo nel nostro corpo.
e dunque buon viaggio sia!
io sto qui che mi godo il paesaggio con te :)
@Katya: buondì cara, cerco di stare ben lontana dal mondo confezionato da quando ho aperto gli occhi su ciò che spiegano le etichette. Sono molto fiera di questa cosa quando al supermercato vede carrelli pieni di porcherie..
Ti auguro un buon proseguimento di giornata! :)
@Wenny: oh se ne ho goduto del sole toscano! Abbiamo fatto un w-e fuori porta a San Giminiano e dintorni. Che spettacolo di paesaggi, non c'ero mai stata! Stiamo rientrando e mi godo le vostre visite..
Un abbraccio tesora :)
@Tiziana: ben tornata Tizzi cara, mi fa piacere ritrovarti! Spero di forrnirvi presto nuovi interessanti spunti..
Un abbraccio e buona giornata!
quello che scrivi è bello giusto! è da tempo che io seguo questa filosofia e la propongo anche agli altri senza dire nulla, pensi che si accorgano??? tranquilla che no :D
Il sito ed il giornale di cucina naturale sono alla fine i miei preferiti per valore di ricette!
Un abbraccio
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