martedì 30 novembre 2010

Scones ai fiocchi d’avena, sciroppo d’acero e uvetta sultanina

Prima di abbandonarmi ai preparativi per l’imminente gita parigina, vi racconto quella che è stata per me una stupenda rivelazione dei miei esperimenti in cucina: gli scones.
L’input è avvenuto in occasione della lettura della ricetta nel post di Carolina che, dopo una valutazione e confronto con quelle già a mie mani, ho fatto mia (anche per via del minore quantitativo di burro rispetto alle altre)!
Nelle ultime settimane li ho già preparati diverse volte tanto mi era i-n-d-i-s-p-e-n-s-a-b-i-l-e avere per colazione questi paninetti sfiziosi da tagliare a metà e spalmare con un velo di marmellata di mirtilli. ..L’inzuppo nel tè da enormissime soddisfazioni!
Con la pratica ho capito che la giusta consistenza dell’impasto è appiccicosa, poiché inizialmente tendevo a ridurre il quantitativo del latte indicato nella ricetta sembrando l’impasto un pò “colloso” e difficile da stendere. Impiegando il quantitativo di liquidi effettivamente indicato, il miglioramento si è toccato con mano!
L’unico inconveniente è che se non consumati subito tendono ad asciugarsi e perdono la loro fragranza.
Ho risolto, quindi, preparando mezza dose di impasto rispetto ai quantitativi indicati nella ricetta e divertendomi a rifarli (tanto sono veloci e piacevoli da preparare!) cambiando, di volta in volta, gusto..




Vi riporto la ricetta dimezzata per colazioni di coppia con le mie personali modifiche (col burro e latte di soia, ovviusly) e proponendo la mia versione rustica con lo sciroppo d’acero, avena ed uvetta che è una delle mie preferite!

Ingredienti:

- farina 00: gr 190
- fiocchi d’avena: gr 60
- sale: mezzo cucchiaino
- bicarbonato di sodio: 1 cucchiaino
- cremor tartaro: 2 cucchiaini e ¼
- burro di soia freddo: 28 gr
- latte di soia: 100 gr
- sciroppo d’acero: 40 gr + un cucchiaio di golden syrup -maple flavour- (tot. 50gr circa)
- uvetta sultanina: 70 gr

Procedimento:

scaldate il forno a 220° gradi.
Mettete i fiocchi d'avena nel boccale del mixer e sminuzzateli accendendolo due-tre volte per pochissimi secondi, senza trasformarli in polvere, ma solo per ridurne un pò la dimensione.
Setacciate la farina, i fiocchi d’avena sminuzzati, il sale, il bicarbonato ed il cremor tartaro in una ciotola capiente.
Unite il burro freddo ed impastate (strofinando gli ingredienti tra le dita) fino ad ottenere un composto simile alla sabbia.
Unite il latte (miscelato precedentemente a parte in una tazza con gli sciroppi), le uvette e mescolate brevemente.
Rovesciate l’impasto su una superficie infarinata ed impastate delicatamente e brevemente fino ad ottenere una palla.
Stendete l’impasto in uno spessore di 3 cm circa e incidetene la superficie con uno stampo rotondo (dimensione di 6 cm), rimpastando brevemente e grossolanamente gli avanzi per ottenerne altri e ciò fino ad esaurimento della pasta.
Disponete gli scones su una teglia ricoperta da un foglio di carta forno abbastanza vicini tra loro. In cottura devono espandersi ed attaccarsi.
Cuocere per 10 minuti a 200-220°, finché diventano gonfi e dorati (io ho posizionato la placca del forno a metà, come faccio di solito per i biscotti).
Sfornare ed avvolgere gli scones caldi in un canovaccio per trattenere il vapore e far mantenere così il loro interno morbido
(Ricetta vuole che bisognerebbe spennellare la superficie degli scones con l'uovo prima di infornarli. Io non l’ho fatto).



domenica 28 novembre 2010

Lunanuova è..!

Presa dall’impazienza della suspance nella quale vi ho lasciati (..vi ho lasciati???), vi accompagno per mano in quella che è la mia fioreria, fonte di ispirazioni e capricci.
Una carrellata di immagini breve, non ripetitiva (seppur fossi tentata) ed intensa oltre che nei colori, per me, anche del ricordo di una genuina bella serata di festa corroborata da allegria, amicizia e unione.
La cosa fantastica è stata la sorpresa organizzata dagli amici di Lucia che le hanno recitato, nell’intimità del gruppo dopo l’inaugurazione, la sua favola, vestendo ed interpretando con simpatia i panni dei personaggi ..accompagnati dal racconto di una voce fuori campo, impersonata da una dolce fata, che narrava con carisma ed enfasi il percorso del suo cammino..
Abbandonarsi alla narrazione ha dato emozioni e divertimento anche a chi, come me, non era la diretta interessata..
..Se questa non è bellezza e ricchezza di significati importanti!
Questa atmosfera e dei bellissimi fiori e piante è ciò che trovo da Lunanuova..

..La suggestiva parete nera..





 




..gli omaggini per la clientela     :-)))






..l’angolo underground…









..il soffitto underground…





..lo scrittoio old-fashion…










..c’è chi non ha saputo resistere alla tentazione di farsi fare un mazzo di fiori da Lucia anche il giorno dell’inaugurazione :-))    (il risveglio con il flash-back della serata trascorsa non ha avuto prezzo però..)






..una strepitosissimissima torta home-made (p.s. Lucy, se mi leggerai, la ricetta please…!!)


..la fata narrante Elena..




..dove trovarla..
Venezia-Mestre, via Bissuola 19/b








giovedì 25 novembre 2010

Crostata alla confettura di frutti di bosco

..Ebbene sì, la pasta frolla è il mio indiscusso cavallo di battaglia.
Sono una personcina abbastanza critica ed obiettiva nei confronti delle mie preparazioni e, quindi, tendenzialmente tendo a trovare ‘quel-qualcosa-in-più-o-in-meno-che-secondo-me-si-potrebbe-correggere’..
Per la pasta frolla no.
Punto.
Seguo il procedimento della sabbiatura della farina con il burro freddo in questo modo i granuli di farina vengono parzialmente rivestiti ed impermeabilizzati, limitando, così, lo scambio di liquidi; poco zucchero poiché non deve essere il protagonista della torta ed una micro aggiunta di lievito per renderla morbidina ed incantare i palati più delicati.
Prepararla è un gesto che richiede calma e premura; lo faccio dedicandole il mio tempo, senza fretta, con attenzione, consapevole che la sua buona riuscita è per me una rassicurate soddisfazione.
Ecco, quindi, il dolce che ho fieramente consegnato a Lucia in occasione dell’inaugurazione per il rinnovo della sua bottega e che, ad impasto formato, ero certa che all’assaggio non mi avrebbe deluso.
Ho confezionato la crostata con una carta velina fucsia con nastro bianco in rafia, perfettamente in linea con le tinte glam del negozio, che vi mostrerò vestito sfrontatamente a festa..


Ingredienti:

- farina 00: 300 gr
- burro freddo di frigorifero a tocchetti: 150 gr
- zucchero: 100 gr
- tuorli d'uovo 2 + 1 uovo intero
- scorza di limone biologico grattuggiata
- lievito in polvere: 2 cucchiaini rasi
- confettura di frutti di bosco: 350 gr

Procedimento:

setacciare la farina a fontana con un pizzico di sale, mettendo al centro il burro freddo a pezzetti e strofinare gli ingredienti tra le dita fino ad ottenere un composto della consistenza simile a quella del pangrattato.
Successivamente unire lo zucchero, il lievito e la scorza grattuggiata del limone ed amalgamare, facendo scorrere il composto tra le dita, senza impastare.
Disporre, poi, il composto nuovamente a fontana e versare al centro i 2 tuorli e l’uovo intero e lavorare delicatamente il tutto per il tempo strettamente necessario ad ottenere un impasto ben amalgamato, morbido e compatto.
E’ importante lavorare evitando di scaldare troppo la pasta con le mani, cercando, inoltre, di limitare la durata dell’impastamento ed imprimendo poca energia.
A questo punto formare con la pasta una palla, avvolgerla in una pellicola trasparente e metterla a riposare in frigo per almeno 30 minuti prima di utilizzarla, per far sì che il burro si compatti e i sapori si fondano.
Stendere la pasta in una sfoglia sottile (circa 5-6 mm) e foderare una tortiera imburrata ed infarinata (io ne ho usata una rettangolare cm 28 x cm 18).
Bucherellare la superficie della sfoglia con i rebbi di una forchetta.
Farcire la crostata con la confettura distribuendola in modo uniforme.
Ricavare dalla pasta avanzata tante striscioline larghe circa 1 cm con una rotella taglia pasta dentellata, quindi disporle sopra incrociandole a grata.
Cuocere la torta nel forno già caldo a 180°C per circa 35/40 minuti.
Sfornatela appena diventa dorata (poiché la cottura prolungata tende a seccare la pasta frolla), lasciate raffreddare e servite.




In questo caso ho preparato una doppia dose di pasta frolla e con il residuo ho preparato i frollini personalizzati che hanno affiancato quelli al cacao del post precedente.

Alla prossima, care tutte..

mercoledì 24 novembre 2010

Frollini al cacao

Il giorno 17 novembre scorso si è svolta l’inaugurazione della (mitica) fioreria Lunanuova dove sono cliente affezionata da un paio d’anni.
Acquisto solo li e non altrove.
Affezionata per la qualità, per il servizio e la cortesia, per il calore, la solarità e la genuinità che si respirano nella bottega.
Atmosfere d’altri tempi.
Ci vado proprio volentieri: le prime volte trovavo pretesti per entrare anche se non avevo acquisti da fare, solo per dare un’occhiata o anche una sola sninfatina al profumo di verde e fiori che aleggiava nel negozio e che mi faceva coccola prima di rincasare.
Col tempo la conoscenza formale è andata via via a sfumare e si è creato con la titolare (Lucia) un rapporto che è diventato, spontaneamente, affetto.
Questa bellissima inaugurazione ha visto coinvolta anche la clientela abituale che si è volontariamente offerta di collaborare preparando il buffet!
In ciò ho partecipato anche io per il fatto di essermi, tra le tante persone, proposta, ‘se avesse avuto piacere’, di preparare qualche cosa con le mie mani.
I preparativi domestici sono stati emozionanti poiché oltre al mio cavallo di battaglia, la crostata, avevo pensato di stupire Lucia e di farle fare, possibilmente, dei gridolini di gioia!
Ecco quindi l’idea dei frollini personalizzati con il nome del negozio, complice il mitico kit di letterine nuovo di zecca!
Lucia è “letteralmente” andata in delirio quando li ha visti!







Frollini al cacao
(ricetta tratta dal sito kucinare.it e dal libro "Cioccolato!" di T. Deseine)

Ingredienti:

- farina: 250 gr
- cacao: 25 gr
- burro freddo: 200 gr
- zucchero a velo: 100 gr
- tuorli d'uovo: 2
- sale: 1 pizzico
- acqua fredda: 15 ml

Procedimento:

preparare la frolla nel modo classico, mescolando farina, cacao, sale e zucchero.
Quindi aggiungere il burro tagliato a dadini e procedere alla sabbiatura degli ingredienti secchi strofinandoli tra le dita con il burro freddo fino ad avere un composto tipo briciole di pane.
Aggiungere poi i tuorli sbattuti con 15 ml di acqua fredda.
Impastare rapidamente.
Se necessario aggiungere ancora qualche cucchiaino di acqua fredda.
Formare una palla avvolgerla in pellicola e farla riposare in frigo per almeno 3 ore.
Stendere la sfoglia a 4-5 mm di spessore e ritagliare con le formine.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 12-13 minuti.
Far freddare su una gratella.



Questa frolla è la mia ricetta ideale e standard per i frollini al cacao e come base per le crostate.

lunedì 15 novembre 2010

Flower monday

L’ispirazione di questo ritrovo del lunedì arriva direttamente dall’apartament e questi granelli di pepe fanno da introduzione alla presentazione della piantina che abita con noi, per la sua effettiva somiglianza con questa spezia.

La Peperomia (caperata variegata) è originaria del Sud del Brasile; il suo nome deriva dal greco paperi ossia pepe ed omolos che significa simile.Le faccio fare da modella per voi nel periodo in cui la fioritura la rende particolare poiché le infiorescenze sono delle singolari spighe erette di colore biancastro che ricordano la coda di un topo..




Ha foglie rugose, cuoriformi, di colore verde brillante scuro quasi luccicante, succulenti perché percorse da nervature evidenti che fanno assumere alle foglie un aspetto quasi trapuntato.







C’e da rimanere incantati al cospetto delle forme che la natura assume..


Un sereno lunedì! :-)



 

venerdì 12 novembre 2010

Crumble croccante di granola alle pere e cioccolato

Durante una delle scorse serate di pioggia incessante, ho improvvisato questo dessert (con contenuto calorico inversamente proporzionale alla sua libidinosità) per un dopo cena spalmati in divano, ..armati ciascuno della propria cocottina calda e fumante, a guardare per l’ennesima volta l’Era Glaciale..


Ingredienti

- pere kaiser
- granola e cereali misti
- vino passito



Procedimento:

tagliate le pere a pezzettini e disponetele nelle cocottine di ceramica.

Spalmate sopra alla frutta qualche cucchiaio di marmellata di pere e cioccolato, senza esagerare..

Scegliete tra i cereali che avete a disposizione quelli che più vi piacciono e mescolateli tra loro in una tazza capiente regolandovi ad occhio sul quantitativo (io ho messo 2/3 di granola krunchy al farro + 1/3 tra fiocchi d’orzo al miele e fiocchi d’avena con la frutta mista secca e disidratata -tutti Naturasì-).

Versare nella tazza un pò di vino passito (o altro liquido a scelta: succo di mela, latte, infuso di frutta) (..rum e succo di pera?) quanto basta per bagnarli e mescolateli per farli inzuppare(senza spatasciarli) nel vino depositato sul fondo della tazza.

A questo punto disporre uno strato generoso di granola croccante sulla frutta, compattate lievemente e mettete le cocottine in forno caldo a 160-170° per una mezz’oretta, il tempo che servirà alla frutta di cucinarsi e sfaldarsi sotto il guscio croccante..








giovedì 11 novembre 2010

Trittico di marmellata di pera

Ho pensato di dedicarmi un pò in anticipo alle prove tecniche per i regalini natalizi, visto che quest’anno saranno principalmente home-made e questo richiederà tempo, pazienza, abilità, fantasia, manualità.
Cose che non si trovano proprio dietro l’angolo e prontamente acquisibili entrando in un negozio alla vigilia.
Cercherò di impreziosire con questi ingredienti i miei doni golosi e per farlo al meglio mi sono già messa all’opera con il valido ausilio del mio-adorato-fagagnetto ;-) e del nuovo arrivato: il Bimby!
Ho iniziato con un trittico di marmellata di pera.
Tre variazioni di gusti rigorosamente poco zuccherati affinché il dolce non fosse invadente (per questo ho usato la busta di Fruttapec): pera e vaniglia; pera, vaniglia e fiori di cannella; pera, vaniglia e cioccolato (in quest’ultimo caso ho studiato le proporzioni tra gli ingredienti poiché non volevo che il sapore del cioccolato prevalesse su quello più delicato delle pere).





Ingredienti:

- pere kaiser: 1 kg circa
- zucchero di canna chiaro: 370 gr
- cioccolato fondente 70%: 50 gr
- Fruttapec 2:1: una busta
- vaniglia: 1 baccello
- fiori di cannella q.b.
 
Procedimento:

lavare, sbucciare e tagliare la frutta e metterla nel boccale del Bimby per sminuzzarla: 15 sec. vel. 5.
Aggiungere lo zucchero di canna e la busta di fruttapec: 30 min. 90° vel. 2 + 10 min. 100° vel. 2.
Nel frattempo ho sterilizzato i vasetti ed i loro tappi facendoli bollire per almeno 15 minuti dentro una pentola coperti d’acqua.
Valutata la consistenza raffreddando 2 cucchiaini di marmellata su un piattino, ho spento il Bimby ed ho aggiunto ed amalgamato i semini estratti dal baccello di vaniglia.
A questo punto ho suddiviso il contenuto versando una parte della marmellata bollente nei barattoli sterilizzati ed aggiungendo i fiori di cannella sul fondo e in cima di un vasetto, lasciandone un altro senza spezia.
Nel restanti 500 gr circa di marmellata ho aggiunto il cioccolato in scaglie; ho fatto amalgamare bene con una spatola e poi l’ho versata negli altri vasetti.
Una volta chiusi i barattoli metterli a testa in giù fino a che non si sono raffreddati.

Questa marmellata ha passato a pieni voti il collaudo tecnico!
Il bilanciamento dei sapori secondo me era perfetto.